Intelligenza Artificiale e Risk Management

Il Regolamento (UE) 2024/1689 del 13 giugno 2024 stabilisce regole armonizzate sull’intelligenza artificiale e modifica precedenti regolamenti (“AI Act”). L’AI Act, che diverrà attuativo dal 2 febbraio 2025 per i Capi I e II, delinea un quadro giuridico basato, inter alia, su una classificazione dei vari livelli di «rischio» (definito come «la combinazione della probabilità del verificarsi di un danno e la gravità del danno stesso»); un «sistema di gestione dei rischi» (art. 9), «dati e governance dei dati» (art. 10).
Il 22 luglio scorso, inoltre, è stata pubblicata la Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026.
Le imprese, in particolare le società quotate e quelle vigilate, sono chiamate (i) alla individuazione e gestione dei sistemi di AI; (ii) alla identificazione delle responsabilità ed alla attuazione di politiche di Risk Governance. In questo contesto, quali sono i ruoli e le responsabilità del Board (specie dei Consiglieri Indipendenti)? Nedcommunity vi invita ad approfondire le tematiche sopra richiamate mediante un confronto con esperti al fine di mettere a fuoco opportunità e minacce generate dall’AI.

16:30 Accredito
16:45 Saluti di benvenuto
Alessandro Carretta
, Presidente Nedcommunity

Interventi:
Brando Bonifei, Relatore dell’AI Act
Lucio Scudiero, Counsel Legance

Tavola Rotonda – Funzioni e Organi di Controllo a confronto
Modera
Patrizia Giangualano
, Consigliere Nedcommunity

Andrea Fedi, Partner Legance
Alessandro Franza, Bracco
Piercarlo Gera, Consigliere indipendente, Coordinatore Reflection Group Nedcommunity “Digital Innovation e Governance”
Elisabetta Gualandri, Consigliere indipendente, Coordinatrice Reflection Group Nedcommunity “Governance nelle istituzioni finanziarie”
Silvia Pugi, Deputy Secretary General CEC-European Managers
Paola Tagliavini, Presidente Comitato Rischi e Sostenibilità, Intesa Sanpaolo
Carlo Vivaldi, Consigliere Indipendente, Banca Mediolanum

Closing remarks
Giampiero Bambagioni,
Independent Director – Coordinatore Reflection Group Nedcommunity “Governance in materia di rischi e di controlli”

18:45 Aperitivo di Networking

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Quale evoluzione della Società Benefit nel nuovo Framework della Sostenibilità?  

Corso Magenta 82, Milano

La Società Benefit, nata in Italia nel 2015, aveva lo scopo di perseguire oltre al profitto per gli azionisti, anche il “beneficio comune”, uno o più effetti positivi per gli stakeholder, gli altri portatori di interesse.

La legge è stata un’espressione anticipatoria di un modello di business aziendale che iniziava a diffondersi nel mondo e di cui l’Italia è stata un esempio illuminante già con l’Economia Civile. In tempi recenti il Codice di Corporate Governance nel 2020 ha introdotto il concetto di “successo sostenibile” e alcune Società quotate hanno già aggiunto nel loro Statuto considerazioni circa il perseguimento dello “sviluppo sostenibile”. Potrebbero quindi essere definite Benefit? Altri fattori stanno spingendo le imprese ad adeguarsi alle richieste in tema di sostenibilità. A livello europeo, infatti, una serie di norme stanno velocemente orientando le imprese verso nuove performance di sostenibilità e maggiore trasparenza nella misurazione delle performance. Oggi il modello ha esaurito la propria missione di innovazione stante i cambiamenti in atto? Quale miglioramento può essere apportato alla relazione annuale sull’impatto?

14:30 Welcome coffee
15:00 Inizio lavori

La situazione della sostenibilità e gli obiettivi del seminario
Sandro Catani, Of Counsel Andersen, Presidente del Comitato Saggi Nedcommunity

Quale spazio per le Società Benefit nella nuova governance per la sostenibilità?
Guido Ferrarini, Università di Genova, Presidente del Comitato Scientifico Nedcommunity

Il grado e le modalità di applicazione della tipologia Benefit in Italia: risultati e questioni
Francesco Marconi, Partner Andersen

Il caso Lati
Michela Conterno, AD Lati

Il caso Professional Link
Andrea Ferlin, Owner e CEO Professional Link

La valutazione di impatto: tra standard e impegno strategico
Silvia Stefini, Presidente di Chapter Zero Italy, The Nedcommunity Climate Forum

Una sintesi
Sandro Catani e Guido Ferrarini

18:00 Cocktail di networking

Webinar – La remunerazione, un fattore di competizione anche nelle aziende non quotate

Assistiamo ad un’evoluzione nella governance delle aziende familiari non quotate in materia di compensi. Questi devono essere sufficienti ad attrarre, trattenere e motivare i membri del consiglio, esecutivi e non esecutivi, e i manager, facendo sì che il loro apporto possa contribuire al successo della società.

· Quali fattori influenzano l’adozione di politiche remunerative formalizzate: la presenza di
manager, l’ingresso di capitali terzi o la quotazione, l’internazionalizzazione?
· Una parte significativa della remunerazione deve essere collegata alle performance
aziendali incluse quelle ESG, per allineare gli interessi degli esecutivi con quelli dei soci e
degli stakeholder rilevanti?
· Per rendere i compensi trasparenti, equi e competitivi, si farà riferimento anche ai modelli
retributivi di aziende similari, per acquisire utili informazioni e benchmark di riferimento?

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Governance e Remunerazione

Organizzata dal Reflection Group “Governance delle Remunerazioni”

Se e come inserire fattori ESG nella remunerazione manageriale?
La remunerazione è una leva per competere sul mercato internazionale?
Quali percorsi per risolvere il Gender Pay Gap?
Le aziende hanno l’interesse di comunicare meglio all’interno e all’esterno le retribuzioni?